Salerno live #2: dopo 16 anni l’Asilo Politico cambia casa. Intervista al collettivo: e sabato concerto con Francesco Di Bella

asilodibellaDopo 16 anni l’Asilo Politico “cambia casa”. E lo fa con un ultimo grande concerto, sabato 4 aprile, sul palco Francesco Di Bella dei 24 Grana nel suo tour da solista. Non potevamo non tracciare un bilancio con i ragazzi del collettivo che dal 1993 hanno “costruito” un punto di riferimento per la città e la Campania in generale, non solo per quanto riguarda le attività musicali, ma per un intreccio sociale e culturale.

Quindi si va via: l’amministrazione comunale si riprende i vecchi locali (che non saranno rasi al suolo ma destinati alla Caritas) e da via Carlo Giuliani (ex via Fratelli Magnone) l’Asilo si trasferirà in un ex scuola nel rione Canalone. 16 anni sono passati, da quando il 14 maggio del 1993 fu occupato un ex asilo mai andato in funzione per la sua vicinanza al passaggio a livello della metropolitana leggera di Salerno.

Così raccontano la storia: “ Il collettivo che decise di occupare l’Asilo si formò con l’Assemblea indetta dal “ Comitato Su La Testa “ già attivo in città da anni presso i locali di “ Spazio Donna “ in Piazza Ferrovia. A questa assemblea parteciparono anche altri giovani, che sull’onda del Movimento studentesco, il fenomeno al tempo dilagante delle posse e dei centri sociali, avevano sentito il bisogno di verificare uno spazio autogestito in città”.

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Poi i ricordi più piacevoli: “Il concerto delle Nacchere Rosse organizzato nel 1993 dall’ allora comitato di gestione di Asilo in sostegno dell’Ospedale Da Procida di Salerno allora come oggi sempre in procinto di chiudere. La lotta contro la Cementificazione del fiume Irno e dell’abbattimento delle vecchie Terme campione (Acque termali ) nel rione di Via Irno del 1994. La tre giorni contro la costruzione della centrale termoelettrica a Salerno in via Scavate Case Rosse nel 2004 e il campeggio No Ponte, indetto in località Cannitello di Reggio Calabria con i compagni di tutti i centri sociali meridionali aderenti a quella che si chiamava Rete Meridionale del Sud Ribelle, per scongiurare la costruzione del Ponte sullo stretto che oggi come allora è tornato di moda con il nuovo Governo Berlusconi.

Perchè andate via? Dove vi trasferirete?

Il P.U.C. (piano urbanistico comunale) prevede l’abbattimento e/o la ricostruzione della struttura Asilo Politico, per far sì che si attui il piano viabile per il collegamento delle frazioni alte e collinari con la “lungo Irno”.Se l’Asilo fosse stato un ente privato e/o un esercizio commerciale avrebbe avuto la possibilità di poter acquistare la struttura e ricostruirne una nuova. Non essendo questo il caso, il comune ha destinato la struttura alla Caritas che provvederà alla ricostruzione per destinarla a mensa per i “poveri”.

L’aver determinato una destinazione alternativa è in pratica la legittimazione ed il riconoscimento politico della storia di Asilo. Da quando ci voleva radere al suolo si è passati all’accettazione di una trattativa per una nuova struttura.

Che rapporti avete con il sindaco e l’amministrazione in generale? L’anno scorso non si parlava già di uno sgombero? E la storia dell’inceneritore?

Il rapporto è di autonomia dal 1993, determinatasi con la continuità dell’agire antagonista, dall’esperienza dell’autonomia operaia (cioè: collettivi politici, C.S.O.A. Di Muro del 1978, associazione culturale Andrea Proto, lotte sociale, movimento dei disoccupati) che nei fatti hanno sancito una reale autonomia nei confronti delle varie amministrazioni succedutesi sino ad ora in città.

L’inceneritore a Salerno (400 milioni di € ) è il frutto dell’incapacità culturale e politica di una certa sinistra, non solo salernitana ma regionale.

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Qual è il senso di un centro sociale a Salerno? In che modo la cittadinanza vi partecipa?

A Salerno non si tratta di una necessità, ma di uno strumento di continuità nell’agire politico, modello politico, che si basa sull’azione antagonista, che dagli inizi degli anni ’70 sino ad oggi ha permesso il miglioramento delle condizioni di vita delle fasce sociali meno agiate.

L’attività live è stata una costante dell’asilo? Continuerà ad esserlo?

Si , per adesso abbiamo in programma il 4 aprile il concerto di Francesco di Bella e pensiamo che ci sia il tempo di fare almeno un altro concerto nella vecchia struttura di via Carlo Giuliani prima del trasferimento.

Bilancio delle vostre attività?

Positivo!!! Ci auguriamo altri 16 anni come questi, vissuti intensamente e a testa alta.

Intanto continuano le attività: il lunedì è attivo uno sportello informativo curato dai membri del movimento di lotta per il lavoro di Salerno, il martedì ed il venerdì vanno in onda trasmissioni in diretta di Radio Asilo 100.30 con approfondimenti vari. Poi il martedì, mercoledì e giovedì è attiva la sala prove usata anche da compagnie teatrale, mentre le riunioni del collettivo di gestione, del movimento dei disoccupati e della radio variano a seconda delle esigenze.

LF

il sito dell’Asilo Politico

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